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“Mangiamo Insieme”: un impegno concreto contro la malnutrizione infantile in Congo

Nella Repubblica Democratica del Congo, la malnutrizione infantile è una delle emergenze umanitarie più gravi e diffuse: oltre il 45% dei bambini sotto i cinque anni soffre di malnutrizione cronica. In aree rurali come Plateau e Sambwa, nella provincia dell’Alto Katanga, la situazione è particolarmente critica. La povertà endemica, la carenza di infrastrutture sanitarie e una dieta priva dei nutrienti essenziali creano un terreno fertile per gravi patologie legate alla denutrizione. Le conseguenze sono tragiche: ogni anno, circa 100 bambini su 1.000 muoiono prima dei cinque anni, spesso a causa di malattie facilmente prevenibili che si aggravano in un organismo già indebolito.

È in questo contesto che nasce il progetto “Mangiamo insieme”, un’iniziativa concreta per contrastare la malnutrizione infantile e promuovere il diritto alla salute e al cibo per i più piccoli. L’obiettivo è duplice: fornire risposte immediate all’emergenza e costruire soluzioni sostenibili a lungo termine, attraverso interventi integrati nei settori della nutrizione, della salute e dell’educazione.

Il progetto è promosso da Aleimar, in collaborazione con due partner strategici: AMKA, presente da anni sul territorio con un approccio integrato di sviluppo locale, e Frama Development, azienda che ha scelto di affiancare il progetto con un’importante azione di Responsabilità Sociale d’Impresa.

Una rete solida per un impatto duraturo

Insieme ad AMKA, Aleimar ha avviato un’azione sinergica basata su una visione condivisa: rafforzare le comunità locali per promuovere uno sviluppo sostenibile. Questa alleanza ha permesso l’attivazione di interventi mirati nei settori della salute materno-infantile, dell’educazione sanitaria e del coinvolgimento attivo delle famiglie. Grazie alla presenza capillare sul territorio e alla fiducia costruita con le comunità, “Mangiamo Insieme” è in grado di raggiungere le famiglie più vulnerabili e garantire un supporto efficace e duraturo.

Fondamentale è la partecipazione di Frama Development, che sostiene direttamente la fase 2 del progetto: il programma di contrasto alla malnutrizione, concentrato oggi nel villaggio di Sambwa, una delle aree più colpite dalla malnutrizione. L’intervento si articola in tre fasi chiave:

  1. Formazione e sensibilizzazione – Il personale sanitario e i relais comunitari ricevono una formazione specifica sui temi della nutrizione, mentre le famiglie partecipano a incontri educativi su alimentazione, igiene e prevenzione sanitaria.
  2. Screening e trattamento – I bambini vengono sottoposti a controlli medici e valutazioni nutrizionali per identificare i casi di malnutrizione acuta e avviare immediatamente un ciclo di cure adeguato.
  3. Assistenza continuativa – l’obiettivo è trattare almeno 60 bambini in un anno, con un programma di recupero nutrizionale che include monitoraggio medico regolare e supporto alimentare.

Le prime attività sul campo sono partite con entusiasmo e partecipazione. La fase di formazione del personale sanitario è stata completata, con il contributo di una nutrizionista e la collaborazione della zona di salute di Kafubu. I primi bambini potenzialmente idonei al programma sono stati individuati, e la presa in carico dei primi 20 minori è iniziata con la fine del mese di giugno.

Parallelamente, è in programma una formazione specifica sull’uso degli strumenti di raccolta dati, indispensabili per monitorare in modo efficace e continuativo lo stato nutrizionale dei bambini seguiti.

La forza del progetto “Mangiamo Insieme” sta nella capacità di unire competenze e risorse diverse con un obiettivo comune: salvare vite e costruire un futuro migliore per i bambini congolesi. L’impegno di Frama Development, che ha scelto di investire in un’azione concreta e salvavita, rappresenta un esempio virtuoso di come il settore privato possa contribuire in modo significativo alla costruzione di un mondo più equo.

In un contesto globale segnato da profonde disuguaglianze nell’accesso a diritti fondamentali come la salute e l’alimentazione, esperienze come questa dimostrano che la collaborazione tra organizzazioni del terzo settore e partner privati può generare un cambiamento reale e duraturo.

Post Inaugurazione Piazza Garibaldi
EVENTIITALIANEWS

Da luogo di mafia a luogo di speranza: inaugurati a Pioltello i nuovi locali dedicati a Giuseppe di Matteo

Sabato 31 maggio, in Piazza Garibaldi a Pioltello, abbiamo vissuto una giornata intensa, carica di significato e speranza. Un bene confiscato alla criminalità organizzata è stato restituito alla comunità e si è trasformato in un nuovo spazio di inclusione, educazione e legalità, affidato ad Aleimar e all’associazione I Garibaldini APS.

Abbiamo scelto di intitolare questi locali a Giuseppe Di Matteo, un bambino di 12 anni ucciso da Cosa Nostra. Ricordarlo è per noi un atto di giustizia, ma anche una promessa: fare della memoria un motore per il cambiamento.

Un luogo rigenerato per crescere insieme 

Questo presidio nasce per proteggere l’infanzia e restituire al quartiere di Seggiano un luogo aperto, inclusivo e partecipato. È uno spazio pensato per offrire rifugio, guida e possibilità alle nuove generazioni, a chi vive fragilità, a chi ha bisogno di sentirsi parte di una comunità. Oggi più che mai, bambini e ragazzi sono tra i più colpiti da crisi che non hanno scelto. A loro vogliamo offrire un’opportunità.

In questo luogo porteremo molte delle attività che da anni ci vedono al fianco della comunità:

  • Corsi di italiano L2 per mamme straniere, con un servizio di supporto per i loro bambini 0-3 anni
  • Due corsi gratuiti di italiano a settimana, aperti a chi desidera imparare e integrarsi
  • Sostegno scolastico per i bambini delle scuole elementari, in collaborazione con gli istituti del territorio
  • Percorsi ludico-educativi pensati per minori con fragilità

Un’inaugurazione condivisa

All’inaugurazione hanno partecipato numerosi rappresentanti delle istituzioni, della scuola e del mondo associativo. Tra questi:

  • Il vicesindaco di Pioltello Saimon Gaiotto, che ha dichiarato:
    «Togliere patrimonio alle mafie e restituirlo alla cittadinanza è l’offesa più grande che possiamo fare loro. E trasformarlo in qualcosa di buono è un atto di giustizia»
  • La sindaca Ivonne Cosciotti
  • Alessandro Fanfoni e Maria Rendani dell’I.C. Iqbal Masih
  • Don Alberto Galimberti
  • Libera Martesana, Rete Antimafie Martesana, e Avviso Pubblico, con la presenza del coordinatore lombardo Fabio Bottero
  • L’assessore all’Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Milano

Siamo grati al Comune di Pioltello, per aver creduto nella possibilità di restituire alla città un bene trasformato, e a Paul Poiret insieme agli amici de I Garibaldini APS, associazione partner ufficiale del progetto, per la passione e la visione condivisa.

Un presidio, una comunità, una promessa

Questa nuova sede rappresenta per noi molto più di un luogo fisico. È un segnale. È il nostro modo di dire che un altro futuro è possibile, e che può nascere proprio dai luoghi più difficili. Continueremo a prenderci cura di questo spazio con passione e responsabilità. Perché educare alla legalità è il primo passo per costruire una comunità più giusta, solidale e coraggiosa.

Noi di Aleimar ci impegniamo ogni giorno affinché nessun bambino resti indietro. Con questo presidio vogliamo continuare a farlo con ancora più forza, insieme a chi condivide con noi questo cammino.

Grazie di cuore a tutte le persone che hanno reso possibile questa giornata e questo progetto. Continuiamo a costruire, insieme, un futuro in cui legalità e speranza camminino mano nella mano.