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MALAWI – EMERGENZA CICLONE FREDDY: Aiutiamoli Ora!

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Il Ciclone Freddy si è abbattuto sul Malawi alla metà di marzo 2023, trasformandosi nella tempesta più duratura mai registrata, dopo il suo arrivo in Africa Meridionale alla fine di febbraio.

IL MALAWI HA ESTREMO BISOGNO DI AIUTO.
DOBBIAMO INTERVENIRE ORA!

  • Con 15€ doni un pacco alimentare d’emergenza con farina, olio, fagioli, cavoli;
  • Con 30€ doni medicinali di base per la cura del colera (antibiotici e soluzione di reidratazione orale); 
  • Con 50€ contribuisci alle cure salvavita per i bambini gravemente malnutriti, bisognosi di ricovero ospedaliero; 
  • Con 100€ contribuisci alla ricostruzione di una capanna per gli sfollati del ciclone Freddy; 
  • Con 200€ contribuisci alla costruzione di un pozzo per garantire acqua potabile alla popolazione, evitando ulteriori epidemie di colera. 

Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite, il Ciclone Freddy, formatosi al largo dell’Australia nordoccidentale nella prima settimana di febbraio, ha attraversato l’intero Oceano Indiano meridionale e ha colpito il Madagascar e il Mozambico alla fine di febbraio. Seguendo quella che i meteorologi descrivono come una rara traiettoria ad anello, Freddy si è prima allontanato dalla costa africana verso l’Oceano, per poi fare ritorno sul territorio all’inizio di marzo, abbattendosi tragicamente sul Malawi il 13 Marzo.

Il Malawi sta pagando le durissime conseguenze della tempesta: più di 11.000 persone sono state colpite, e le regioni centro-meridionali, dove Aleimar opera da quasi dieci anni, sono allo stremo.
Gli abitanti di queste zone hanno perso tutto: le loro capanne sono state distrutte, i campi coltivati completamente inondati, il fango sta inghiottendo ogni cosa. 

Nel Distretto di Blantyre, l’Università Cattolica del Malawi si è attivata dall’inizio dell’emergenza per aiutare gli abitanti del villaggio di Ntauchira, completamente distrutto dal ciclone. Qui il ciclone ha raggiunto i picchi della sua forza, e le conseguenze sono state pesantissime. Interventi urgenti sono necessari per sostenere le famiglie sopravvissute, ora accolte all’interno di tende che ospitano centinaia di persone, in condizioni igienico-sanitarie precarie. 

L’impatto del ciclone ha aggravato la situazione di un Paese alle prese con l’epidemia di colera più letale della sua storia, che dallo scorso anno ha ucciso oltre 1.600 persone.

I fattori chiave dell’escalation dell’epidemia sono l’uso di fonti d’acqua non sicure, l’accesso limitato a strutture igienico-sanitarie, la scarsa igiene alimentare e in particolare l’impossibilità di eseguire un lavaggio delle mani con il sapone, anche dopo il contatto con casi di colera.

Il distretto di Mangochi, dove Aleimar opera con progetti di lotta alla malnutrizione, garanzia di acqua pulita, assistenza all’infanzia, scolarizzazione e sviluppo comunitario, è uno dei 3 distretti più colpiti di tutto il Malawi, contando circa il 50% dei casi di colera registrati e dei decessi dell’intero Paese.
In prospettiva, gli esperti prevedono che, senza un’azione urgente e intensificata per rispondere a questa tragedia, nei prossimi tre mesi potrebbero essere registrati tra i 64.000 e i 100.000 casi di colera. 

  • Oggi si stima che 4,8 milioni di bambini, o un bambino su due nel paese, abbiano bisogno umanitario.
  • Poiché un bambino gravemente malnutrito ha 11 volte più probabilità di morire di colera rispetto a un bambino ben nutrito, un’epidemia di colera come quella attuale può equivalere a una condanna a morte per migliaia di bambini in Malawi.

Aiutaci a salvare la vita di migliaia di bambini in Malawi!

    Dona anche tu!








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