La situazione delle donne nel mondo: gli sforzi non bastano!
Le Nazioni Unite ci dicono che, al ritmo attuale, potrebbero essere necessari quasi 300 anni per raggiungere la piena uguaglianza di genere. Le sfide globali come la pandemia COVID-19 e le sue conseguenze, i conflitti violenti, i cambiamenti climatici e il contraccolpo contro la salute e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne stanno peggiorando le già enormi disparità di genere.
Il nuovo rapporto lanciato da UN Women e dal Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite sottolinea che l’obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 5, raggiungere la parità di genere, non sarà rispettato entro il 2030.
Il rapporto stima che ci vorranno fino a 286 anni per colmare le lacune nella protezione legale e rimuovere le leggi discriminatorie, 140 anni perché le donne siano rappresentate in modo equo nelle posizioni di potere e di leadership sul posto di lavoro, e almeno 40 anni per raggiungere la parità di rappresentanza nei parlamenti nazionali. Per sradicare il matrimonio infantile entro il 2030, i progressi devono essere 17 volte più rapidi di quelli compiuti nell’ultimo decennio, e si prevede che le bambine provenienti dalle famiglie rurali più povere, e dalle aree interessate da conflitti, saranno le più colpite.
A livello globale, 380 milioni di donne e ragazze vivono in estrema povertà, con meno di 2$ al giorno. Si calcola che, senza azioni correttive, nel 2030 in Africa Sub-Sahariana le bambine che nasceranno in estrema povertà saranno ancora di più rispetto ad oggi.
A livello globale, 1 donna su 3 è vittima dell’insicurezza alimentare, una situazione che andrà peggiorando a causa della crisi che sta interessando molti paesi già fragili, dell’inflazione e dell’aumento indiscriminato dei prezzi delle materie prime.
I conflitti prolungati, le guerre e i rinnovati sforzi per tenere le bambine fuori dalla scuola perpetuano il divario di genere nell’accesso alla scuola e apprendimento. Il 54% delle bambine che non frequentano la scuola, nel mondo, vivono in zone di guerra.
Ogni anno, quasi 1 milione di donne e bambine muoiono a causa della mancanza di acqua, o dell’impossibilità di procurarsi acqua pulita e potabile.
A livello globale, 1 donna su 10 tra i 15 ed i 49 anni ha subito violenza fisica, sessuale o psicologica. La violenza di genere rimane ancora uno strumento di repressione, specie nelle aree più difficili e colpite da conflitti.
Dal 1983 Aleimar difende, protegge e promuove i diritti delle bambine e delle donne nel mondo: come?
Aleimar da quarant’anni difende e protegge i diritti delle Donne anche nei luoghi più difficili e dimenticati del pianeta: nelle baraccopoli di Mumbai in India, nelle favelas di Manaus in Brasile, nelle aree rurali del Benin, nelle periferie di Lubumbashi in Congo.
Vogliamo garantire condizioni di vita migliori a migliaia di donne che vivono in estrema povertà, sole, abbandonate, le uniche responsabili della cura dei propri figli, spesso analfabete e senza possibilità di trovare un impiego regolare.
Crediamo nella parità, nell’uguaglianza, e realizziamo progetti coinvolgendo le donne delle comunità locali per promuovere un cambiamento di genere che sia duraturo, concreto, non soltanto per le Donne di oggi ma soprattutto per quelle di domani.
I nostri progetti si concentrano sulla salute materno-infantile, sulla promozione dell’istruzione tra le bambine, sulla formazione professionalizzante attraverso corsi e laboratori, sull’accoglienza di donne vittime di violenza o abusi, sulla sensibilizzazione.
Abbiamo sostenuto e accolto migliaia di bambine negli 11 paesi dove interveniamo, e ancora oggi diamo aiuto concreto ad oltre 1.500 tra bambine, donne, ragazze.
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