Dal 1983 Aleimar si impegna a camminare accanto ai bambini di tutto il mondo, questa è la nostra storia.
Ogni lunedì racconteremo un episodio che ha segnato i 40 anni di attività dell’Organizzazione,
oggi voliamo verso il continente africano, in Benin.

Andrea Marchini con alcuni bambini nel 1993
Scrive Andrea Marchini, il nostro Presidente onorario nel suo libro:
“Nel 1993 il gruppo ormai superava le 50 persone volontarie ed era dunque indispensabile strutturarsi secondo le regole civili delle ONLUS (Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale), rispettando le leggi in vigore: un regolare statuto, l’assemblea dei soci, e una struttura composta da un Consiglio Direttivo e da un Presidente responsabile nei confronti della legge italiana.
Così nacque “civilmente” Aleimar.

Antonio Carettoni in Benin nel maggio 2022
Il Benin, che in poco tempo divenne un progetto di altissimo livello, fece da trascinatore verso l’Africa: partì il progetto in Congo, nella città di Lubumbashi, dedicato alle ragazze abbandonate perché ritenute delle streghe, e successivamente lo Zambia.
Il Benin è diventato il paese in cui Aleimar ha più attività, circa il 30% del totale, siamo presenti in sette città, abbiamo aperto due centri di accoglienza ex novo, ristrutturato e ingrandito altri sei centri, aperto scuole e inaugurato un nuovo corso universitario, oltre ai numerosi progetti sul territorio con lo scopo di dare futuro professionale ai ragazzi in difficoltà.
Il progetto è mirabilmente coordinato da Antonio Carettoni che, da pensionato, ora lavora molto di più di quando era dirigente di banca”.
Il Benin è uno dei paesi più poveri dell’Africa Occidentale, collocandosi al 166° posto su 189 paesi nella classifica dell’Indice di Sviluppo Umano. La popolazione stimata di 11,5 milioni di persone è prevalentemente rurale e molto giovane, con un’età media di 21 anni. La qualità dell’istruzione e l’ambiente scolastico sono scadenti e in molti distretti rurali il tasso di iscrizione alla scuola primaria rimane inferiore al 50%, soprattutto tra le ragazze.
Il settore agricolo, costituito prevalentemente da piccole aziende frammentate a bassa produttività, impiega circa il 70% della popolazione e contribuisce al 30% del prodotto interno lordo nazionale.
Il Benin deve far fronte a diversi shock, tra cui inondazioni, periodi di siccità, aumento dei prezzi e la pandemia COVID-19. Questi fattori aumentano la vulnerabilità della popolazione all’insicurezza alimentare e alla malnutrizione. La malnutrizione rappresenta il principale fattore di rischio per la mortalità e la morbilità dei bambini in Benin. L’insicurezza alimentare, che colpisce soprattutto le famiglie rurali impoverite, peggiora durante la stagione di magra e aumenta dopo i disastri naturali, come le forti inondazioni che colpiscono il Paese ogni stagione delle piogge.
Oggi Aleimar assiste oltre 4.000 persone in Benin, la maggior parte bambini al di sotto dei 13 anni che hanno estremo bisogno di aiuto per ricevere una giusta alimentazione, combattendo la malnutrizione acuta che spesso li affligge; iniziare e portare avanti un percorso scolastico completo; vedersi assicurate le cure mediche, fondamentali anche nel caso delle patologie più comuni.
Ci impegniamo nella protezione dei minori vulnerabili con progetti di accoglienza, istruzione, formazione professionale, recupero e reinserimento sociale, per garantire a tutti i bambini e ragazzi un futuro migliore.
Aiutaci a fare di più!
Scegliendo l’adozione a distanza puoi cambiare la vita di un bambino!
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